Yamato apre Anime Generation su Prime Video Channels: come funziona, contenuti e possibilità future

Yamato apre Anime Generation su Prime Video Channels - Come funziona, contenuti al lancio e possibilità future

Come aveva fatto intuire tramite post e commenti teaser, Yamato Video tenta di nuovo la strada di aprire uno spazio per distribuire in proprio le serie anime. Era proprio questo il “punto d’arrivo” dei moltissimi annunci del 2021 per il 30° anniversario, tra cui Sakura Clear Card, Magic Kaito 1412, Beelzebub e Haikyuu (in ogni link, la rispettiva notizia).

Apre Anime Generation: dove si vede, come funziona e quanto si paga

Yamato ha annunciato l’apertura di un proprio canale, ma non su una piattaforma proprietaria: si appoggerà ad Amazon Prime Video. Il popolare portale di streaming offre a fornitori esterni la possibilità di creare canali dentro Prime Video, ma che non fanno parte dell’abbonamento a Prime Video. Questo sistema si chiama Amazon Prime Video Channels.

In pratica, il fornitore (può essere una qualsiasi azienda, o un editore come Yamato) pubblica un canale che sarà visibile solo dagli abbonati ad Prime Video, ma soltanto acquistandolo ad un costo aggiuntivo rispetto al prezzo di Prime Video. Poiché la cosa ha creato confusione, rendiamola chiara: nessun canale di Prime Video Channels è incluso nel normale abbonamento Amazon Prime! Ogni editore stabilisce autonomamente quanto costa l’abbonamento mensile al proprio canale, i contenuti da inserire, e come gestirli.

Anime Generation su Prime Video - Banner Amazon Channels

Il nuovo canale Yamato (già disponibile) si chiama Anime Generation. Per vederlo bisogna essere già abbonati a Prime Video e pagare 4,99 € aggiuntivi al mese. È possibile usufruire di un periodo di prova gratuito di 14 giorni al termine del quale, se non si disattiva l’abbonamento, esso verrà rinnovato al prezzo mensile già citato.

I contenuti di Anime Generation: alcune serie al lancio

Yamato ha chiarito un dettaglio importante: Anime Generation sarà incentrato sulle serie doppiate in italiano, mentre le “gemelle” sottotitolate resteranno disponibili su Youtube nel vecchio canale Yamato Animation. Sono comunque presenti anche anime in sub-ita.

Poiché l’editore ha un ottimo catalogo, già all’apertura Anime Generation possiede un discreto numero di serie incluse. Per il momento le troviamo suddivisi in 4 categorie chiamate Commedia, Drammatici, Azione e un generico Anime. Eccone una selezione tra le più rilevanti, incluse varie prime visioni:

  • Nadia – Il Mistero della Pietra Azzurra;
  • Terror in Resonance (nuova);
  • Cutie Honey Universe (nuova);
  • Tutor Hitman Reborn;
  • Occhi di Gatto;
  • Tokyo Magnitude 8.0;
  • Arte (nuova);
  • Danmachi (nuova);
  • Paranoia Agent;
  • Fire Force;
  • Appare-Ranman (nuova);
  • Yu Yu Hakusho;
  • I film di Lamù;
  • Gli special di City Hunter
Logo Anime Generation, il canale anime di Yamato Video

Per rendere appetibile l’offerta di Anime Generation, Yamato ha rimosso alcune serie (come Il Mistero della Pietra Azzurra) dal normale catalogo di Prime Video. Nuove serie verranno aggiunte nel tempo e, sebbene non sia ancora ufficiale quali, sappiamo chi potrebbe rientrare: Magic Kaito 1412, Card Captor Sakura – Clear Card, Haikyuu, Beelzebub, e altre che Yamato ha annunciato in questi mesi.

Tra passato e futuro di Yamato: a cosa può portare Anime Generation

Tutto ciò che segue rappresenta una visione e un’analisi personali dell’autore dell’articolo.

Anime Generation è il secondo esperimento di un punto tematico anime targato Yamato Video. Il primo risale alla fine del 2015: il canale si chiamava PlayYamato ed era ospitato su GazzaPlay, piattaforma streaming del quotidiano La Gazzetta dello Sport (il vecchio annuncio è ancora visibile in una news sul sito di Yamato). Non fu un’esperienza fortunata, perché GazzaPlay chiuse a ottobre 2016, e con essa anche PlayYamato.

L’azienda doveva puntare molto su quel canale, perché vi aveva proposto episodi inediti importanti come gli inizi (doppiati) di Magic Kaito 1412 e Beelzebub. Alla dismissione di GazzaPlay questi anime non sono stati più portati avanti, fino a oggi. La mia impressione è che Yamato si sia mossa con decisione quest’anno perché in vista c’era Anime Generation. Lo dimostra il ritorno di serie che attendevano dai tempi di PlayYamato, cioè da ben 6 anni: insomma, non è un caso che siano tornate adesso.

Play Yamato, il precedente progetto di canale anime streaming Yamato Video

Negli anni in mezzo tra i due progetti, infatti, la casa distributrice si è fatta attendere molto nel doppiare tanti anime (come quelli sopracitati), concentrandosi sull’home video. Con gli annunci del 2021, sappiamo che invece Yamato ha le potenzialità per interessarsi a molti nuovi doppiaggi. Perciò, a mio avviso, Anime Generation può rivelarsi decisivo se ben gestito da Yamato e ben recepito dagli utenti. Ha un grande elemento a favore: oggi il pubblico è molto più abituato alla fruizione in streaming rispetto al 2015-2016.

D’altra parte, non è tutto oro quel che luccica. Il mercato streaming è così abbondante e saturo, che le piattaforme più grosse (come Amazon e Netflix) offrono una quantità enorme di contenuti a un prezzo bassissimo. Per un canale nuovo e dedicato solo a una nicchia, non è facile farsi pagare 4,99 € (oltre al costo di Prime) per solo alcune decine di anime: il pubblico oggi “beve” tantissime serie al mese, le finisce subito, e ne vuole una montagna da guardare ancora. Questo volume è affrontabile solo dai big del settore, mentre i più piccoli faticano.

Anime Generation avrà vita lunga se il pubblico deciderà di sostenere il mercato a tutti i costi, certo, ma anche se Yamato farà degli sforzi maggiori, cioè se si assumerà dei rischi nel portare più serie per conquistarsi qualche appassionato generico. Nel caso di un flop di Anime Generation, è difficile che Yamato continui a fare annunci del genere, e potrebbe tornare ai numeri più bassi degli anni scorsi. Per il bene degli anime doppiati, quindi, noi tutti speriamo che abbia successo. Ma il futuro, come sempre, è difficile e tutto da vedere.

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