Pagellone di Notizianime

Pagellone di Notizianime

Benvenuti al Pagellone di Notizianime! Questa pagina speciale raccoglie delle valutazioni soggettive sull’operato recente di editori e distributori nell’ambito delle serie anime doppiate in italiano (ok, fatemi riprendere un attimo fiato, era una frase lunga).

Il Pagellone viene aggiornato a intervalli regolari per adattare le proprie valutazioni e descrizioni agli eventi avvenuti negli ultimi mesi, ed è sempre disponibile cliccando sulla voce apposita nel menu in cima al sito.

Per maggiori informazioni sul suo funzionamento, leggete il paragrafo “Come funziona il Pagellone” in basso; per informazioni sulla soggettività delle valutazioni e sul rispetto del lavoro di tutti, leggete il Disclaimer.

Aggiornamento attuale: primo trimestre 2025 (fine marzo 2025).

Il Pagellone di Notizianime

Amazon Prime Video

Negli ultimi anni Prime Video ha fatto parte del mondo doppiaggio facendo distribuzione di serie acquisite da altri: il più grosso esempio sono gli anime Dynit (lunghissimi e con doppiaggio ultra-rapido) come Bleach e Hunter X Hunter 2011 e in seguito Gintama, Edens Zero e Fairy Tail e quelli Yamato Video, come Naruto e Naruto Shippuden completi in streaming, Haikyu, Assassination Classroom, Detective Conan Episode One, Lamù, Call of the Night. Già per queste collaborazioni sembrava il partner perfetto, e il catalogo ha sempre avuto una proposta varia e ampia. Il 2024 era stato molto più statico, proprio per via del calo di Dynit e Yamato, ma ora la piattaforma si è distaccata da questa “dipendenza” e sta prendendo una direzione molto diversa.

Nel 2025 Amazon ha finalmente iniziato ad acquisire e doppiare autonomamente gli anime doppiati, in base solo alle proprie scelte, e con risultati subito straordinari. Ha anticipato con due piccole chicche (il film Look Back a fine 2024 e la serie Magilumiere Magical Girls a marzo 2025), poi ha fatto il boom vero e proprio: in primavera sono arrivati ben 3 nuovi doppiaggi italiani, per giunta tutti in simulcast contemporaneo col Giappone! Si tratta di The After-Dinner Mysteries, Da campagnolo stagionato a gran maestro di spada e Mobile Suit Gundam GQuuuuuX; sono tutti e tre inaspettati, con tempistica pazzesca, e per giunta l’ultimo ha un cast mostruoso. Inoltre la piattaforma rende disponibili nel piano base anche diversi anime di Crunchyroll. È chiara l’intenzione della “nuova” Amazon: vuole scendere in campo nel mercato, e con forza.

Crunchyroll ↑↑

La storia di Crunchyroll ormai la conosciamo: nel 2022 si lancia nel mondo dei doppiaggi con il trio My Dress-Up Darling, Ranking of Kings e The Rising of The Shield Hero. Da lì in poi non si ferma più, per un anno e mezzo diventa dominatore assoluto rilasciando una quantità abnorme di serie in italiano (tra le più famose Jujutsu Kaisen, Tokyo Revengers, Spy X Family, Link Click, Chainsaw Man, Blue Lock, Mashle, Horimiya e Mushoku Tensei, Zom 100). Poi nel 2024 riduce improvvisamente e drasticamente i doppiaggi perché per alcuni mesi resta priva di direzione italiana; abbiamo temuto che fosse subito finita un’era, ma si è rivalata una cosa temporanea.

A Lucca Comics 2024, infatti, Crunchyroll si è presentata con un nuovo dirigente italiano, e soprattutto con un gettito impressionante di ben 10 annunci che hanno ricominciato a farla da padroni; tra questi serie di livello assoluto come Demon Slayer S4, Il Monologo della Speziale S1, Tower of God e la novità Re:Zero, inoltre tra autunno e inverno sono stati assicurati, anche senza annunci e proclami, molti prosiegui tanto attesi. Insomma, il re è tornato, e lo ha dimostrato anche a inizio primavera: My Hero Academia Vigilantes va addirittura in simuldub, Fire Force 3 è in calendario, i seguiti dello Shield Hero e di Tower of God sono già arrivati. Tutti, ma proprio tutti i segnali, sono super positivi. Roba da doppia freccia, ancora una volta.

Discovery / K2 ↓↓

Dall’inizio del Pagellone, scrivevo che la rete se ne stava del tutto inattiva nel settore degli anime già da molti anni, con un particolare colpo di grazia quando ha mollato Yu-Gi-Oh! Vrains a metà strada. Era riuscita perfino a perdere i diritti di alcuni film Pokémon, di cui restava solo l’anime ma in una programmazione poverissima e impossibile da seguire.

Alla fine, Discovery è riuscita a smantellare completamente la K2 delle origini fino all’ultimo granello, visto che Pokémon è tornato a Mediaset con l’ottima trasmissione su Boing. Destino triste per un canale che anni fa proponeva inediti come Beyblade, LBX, Cardfight Vanguard e lo stesso Yu-Gi-Oh! (oggi su Pluto TV dopo anni di assenza), e che oggi segna il punto più basso della sua storia: zero anime e un palinsesto disastroso.

Ma ehi, sicuramente quelli strani siamo noi: non riusciamo proprio a capire perché vi preferiscano 33 episodi di Alvin al giorno. E non è un numero inventato, li ho realmente contati.

Dynit

Dynit ama la filosofia “pochi ma buoni”. Sin dal 2021 ci ha portato anime lunghissimi e importanti come Bleach e Hunter x Hunter, affiancati da altri come Promised Neverland 2, Kemono Jihen, Steins: Gate Zero, i film di My Hero Academia e Demon Slayer, la sorpresa Jujutsu Kaisen 0 al cinema. Nel 2023 è riuscita a condurre il prosieguo di Demon Slayer e a recuperare e terminare sia Gintama che Fairy Tail: due imprese (come Bleach e HxH) a dir poco titaniche, con una mole impressionante di episodi rilasciati in abbondanza ogni mese. In aggiunta ha proposto film anime al cinema e varie release home video (è tra le poche aziende che li coltiva).

Sappiamo che Dynit non riempie il mercato, e ha i suoi momenti di pausa, ma quando scende in campo punta tutto su regolarità, affidabilità e velocità. Il problema è che l’attuale momento di pausa sta durando parecchio: a Lucca Comics 2024 ci si aspettava almeno un nuovo titolo importante, invece non c’è stato proprio nessun annuncio (solo pochissimi home video) ed è poi giunta solo la nuova serie di Fairy Tail. Il periodo è di calo intenso, nessuno si aspettava tali ristrettezze; la valutazione non è ancora del tutto negativa perché le quantità passate erano così ampie da supportarne ancora il lavoro, e perché lato home video continuano a dare garanzie.

Mediaset: valutazioni singole

In passato i tre canali Mediaset erano riuniti sotto un’unica voce, ma oggi il loro comportamento è così drasticamente diverso che trovo più giusto valutarli singolarmente.

Il presente di Boing ha un nome e un cognome. Marcello Dolores, nuovo AD del canale dal maggio 2023, ha rivoltato il canale come un calzino. Se prima gli anime avevano poco spazio (repliche la sera) e poche proposte inedite (solo Doraemon), ora è cambiato tutto: a pochi mesi dall’insediamento, Marcello si è ripreso clamorosamente Pokémon da K2, poi ci ha aggiunto il colpaccio Beyblade X e ha unito questi due a un gettito ancor più abbondante per Doraemon. Solo nell’autunno 2024 sono andati in onda ben 61 episodi in 1° TV assoluta suddivisi su 3 anime, una stagione-capolavoro che non vedevamo da anni in televisione.

Dopo una stagione così era difficile tenere il ritmo, ma Boing è riuscito addirittura ad accelerare. A inizio 2025 sono arrivati altri inediti di Doraemon (superati i 100 in due anni), ma soprattutto la clamorosa trasmissione di Captain Tsubasa Junior Youth Arc: la serie è arrivata ancor prima che su Crunchyroll quindi in 1° TV assoluta, ha avuto subito 27 episodi consecutivi trasmessi tutti i giorni nello slot d’onore, e ha avuto molti episodi addirittura in prima visione europea. Come se non bastasse, per la primavera sono attesi nuovi blocchi inediti di Beyblade e Pokémon, e lo stesso Captain Tsubasa dovrebbe concludersi subito.

Per fare una sintesi: gli anime attivi e inediti del canale sono ora ben 4 (il quadruplo rispetto a un anno fa), ruotano perfettamente, sfondano gli ascolti e ricreano parti di palinsesti nostalgici del passato. Inoltre le trasmissioni sono state disponibili anche gratis su Infinity e su Boing App, e su quest’ultima è arrivato pure tutto Pokémon Sole e Luna gratis. Nel complesso una rivoluzione assoluta quella di Dolores, che pone Boing come leader televisivo non più solo dei cartoon, ma anche degli anime giapponesi.

Nel ritorno post-covid della serata anime, Italia 2 ha riportato – col merito di non averli mai mollati – gli inediti di tre big: My Hero Academia, Naruto Shippuden e One Piece. Oltre ai loro prosiegui costanti, gli anni in mezzo hanno avuto sorprese in positivo, come Tutor Hitman Reborn, Fire Force e il ritorno delle repliche di Detective Conan, in un canale in ripresa. La prima metà del 2024 ha segnato l’eccellente conclusione di Naruto con molti episodi di fila.

Dall’autunno scorso si è invece delineato un percorso diverso. L’unica stella resta One Piece, che ha ricevuto e continua ancora una quantità di nuovi episodi elevata oltre ogni misura, ma come lato negativo va in onda dopo che su Anime Generation, quindi non più in prima assoluta. Stesso discorso per My Hero Academia: è presente, ma arriva mesi dopo che su Crunchyroll, quindi è privo dell’importanza passata. E tolti questi non c’è nient’altro.

Pur proseguendo One Piece a ritmo incessante, Italia 2 è diventato un canale monotematico e decisamente appiattito, teoria confermata dai listini sia dell’inverno che della primavera. Vanta ora solo due 1° TV free, mentre le altre serie scarseggiano pesantemente in varietà, visto che vengono replicate in loop anche a un mese dal loro termine. L’arricchimento che ci auguravamo non è arrivato, e non c’è segno che arrivi in futuro: Naruto non è stato sostituito dopo la fine, Conan è stato di nuovo cancellato (zero speranze sugli inediti), e nulla è in arrivo. Il crollo è sempre più drastico, dalle 3-4 prime assolute annuali degli ultimi anni allo zero di oggi; forse Boing si è proprio preso il posto di Italia 2.

La grande era d’oro degli anime su Italia 1 è finita all’inizio degli anni 2010, lo sappiamo bene. Poi per un po’ di tempo sono proseguiti solo i big in una programmazione strana e impoverita. Poi sono andati via anche quelli, spostati su Italia 2, e sono rimasti solo i 2-3 più gloriosi in casi rari (parliamo di Dragon Ball e Captain Tsubasa). Terminati loro, dal 2021 in poi restava solo la programmazione dei cartoni della mattina, ossia il contenitore “Latte e Cartoni”, che resisteva grazie agli ascolti dei più piccoli prima di andare a scuola.

Nell’estate 2024 è arrivato l’ultimo colpo basso: anche i cartoni della mattina sono stati rimossi, prima in modo teoricamente temporaneo, e infine con la definitiva cancellazione di “Latte e cartoni”; tutto per sostituirli con altre serie TV crime, di cui il palinsesto è già stracolmo. Un gesto che pone una conclusione totale e anche un po’ dispettosa, da parte di un canale che è l’ombra del se stesso del passato (non solo nei cartoni). Numero di anime attuali: zero. La rete dei ragazzi esiste ormai solo nei nostri ricordi, la sua storia e la sua identità sono state cancellate con un colpo di spugna. Lasciate ogni speranza.

Netflix

Dal 2021 anche Netflix ha cominciato a investire di più sugli anime. Ha realizzato doppiaggi inediti e spesso esclusivi in tempi ridottissimi (Jojo Stone Ocean, Kemono Jihen, Shaman King, Komi Can’t Communicate, gli spinoff di Detective Conan), più una pletora di licenze condivise, anche importanti. Pur iniziate bene, per diversi anni sono state dilatate nel tempo, ossia con costanza ma senza investirci troppo. Per le potenzialità di una tale piattaforma, era troppo poco.

Ma il 2024 ha tolto a Netflix l’etichetta del “bravo che non si applica”. Dopo diverse buone novità come Dungeon Food, Akuma-kun, BAKI e T-P BON, è stato svelato un autunno davvero stellare: sia il remake di Ranma che Dandadan, cioè i due prodotti top della stagione, hanno ricevuto il doppiaggio in simuldub, caratteristica distintiva di Netflix, ed è stato aggiunto in catalogo il capolavoro di Miyazaki Il ragazzo e l’airone. L’inizio 2025 è stato ancor più spaventoso: è arrivato a sorpresa il doppiaggio di Le bizzarre avventure di Jojo (che ha sfondato il web!), e per la primavera ci sono l’ottimo Witch Watch (quasi-simuldub) e Moonrise.

Per la prima volta Netflix ha mostrato davvero il suo potere, non con le “solite” licenze periodiche, ma anche coi top in simultanea. Questo ha prodotto risultati di visualizzazione fantastici (soprattutto per Dandadan) e nuovi progetti, che la portano a “tanto così” dalla doppia freccia alta. E intanto ne beneficia la ricchezza del mercato, in cui big N si pone come protagonista.

Paramount / Pluto TV

La casa cinematografica americana non è esattamente chi ci aspetteremmo di vedere in tema anime – difatti sul suo streaming principale, Paramount+, non ne ospita nessuno. Vi ha però riservato un piccolo spazio sul suo servizio streaming gratuito, Pluto TV.

Si tratta di una selezione davvero ridotta e aggiornata di rado, il che non lascia spazio a voti granché positivi. Però almeno è gratis, per cui meglio di niente, e ha un paio di piccoli meriti: ha reso pubblico l’irreperibile Monster Hunter Stories Ride On, e nel 2023 ha aggiunto a sorpresa l’intera prima generazione di Yu-Gi-Oh!, mai arrivata prima in streaming.

A parte questi, contiene solo Inazuma Eleven più pochi vecchi film Koch Media, e come detto gli aggiornamenti sono ridotti al lumicino. Non c’è molto altro da dire: resta un peccato che in campo anime questa piattaforma non sia più stata coltivata, perché il suo spazio, per quanto piccolo, poteva fare contente delle nicchie di pubblico.

Rai ↓

Vent’anni fa la TV di stato trasmetteva numerosi anime di qualità come Guru Guru, UFO Baby, Digimon, Pretty Cure, Battle Spirits, che hanno fatto un pezzo di storia. Dapprima furono rimossi da Rai 2 con spostamento su Rai 4 e Rai Gulp, e poi infine cancellati anche da questi due canali. Per alcuni anni c’è stato il numero deprimente di zero anime. Davvero non c’era spazio per nulla?

Poi, dopo tanto tempo, anche la TV pubblica si è accorta del potere degli anime. A gennaio 2025 è arrivato Goldrake U sotto forma di esperimento, ma ha fatto un ascolto così bestiale in prima serata da convincere Rai 2 ad annunciare il ritorno della serie storica (avverrà nei prossimi mesi). E ci voleva tanto a fare una prova? La risposta di pubblico è stata fortissima e ora, finalmente, vediamo un tentativo che ci auguriamo possa condurre a qualcosa di buono.

Viacom / Super! ↓↓

Dopo il famoso “incidente” con Detective Conan, i rapporti tra Super! e gli anime sembravano chiusi per sempre, come una freccia in basso perpetua. Un piccolo dubbio è sorto a inizio 2022 con l’arrivo dei film di Pokémon Diamante e Perla, e speravamo potesse rivelarsi il segnale di piccoli progetti in futuro.

Purtroppo era solo un caso isolato, poiché null’altro di nipponico ha sfiorato il canale numero 47. Anche per Viacom e Super! possiamo considerare nulla la presenza del mercato anime, e possiamo star certi che in futuro non verrà mai più fatto un passo in tal senso.

Yamato Video ↓

Yamato Video è tornata ai doppiaggi a giugno 2021, e col progetto Anime Generation ha mixato con sapienza recuperi e novità, creando il meraviglioso biennio 2022-2023: tra i tanti Kaito Kid, Haikyuu, Sakura, Danmachi, Fire Force, Detective Conan Episode One, Lamù, Tutor Hitman Reborn. Poi c’è stata una prima metà 2024 più stabile, priva di picchi ma con numeri ancora molto buoni. I problemi sono iniziati dopo: gli annunci Yamato per l’autunno 2024 tra streaming e cinema dovevano essere di ottimo livello, e invece ci sono stati numerosi problemi.

La punta di diamante, One Piece con gli inediti, dopo tanta attesa si è rivelato gestito comunque da Mediaset, e non da Yamato stessa come i fan speravano. Gli altri autunnali (Isekai Farming, Urusei Yatsura 2, Dangers in My Heart 2) sono iniziati quasi tutti tra inizio e fine novembre, quindi in ampio ritardo, finendo per coprire due stagioni e non una; così è stata saltata un’intera stagione di doppiaggi, e c’è da aggiungere che la qualità è un po’ scesa doppiando un isekai non di prima fascia come Isekai Farming. Anche per il cinema c’era attesa, ma sono andati male Overlord, Devilman e Hello Spank (che è stato rinviato da gennaio a febbraio, ed è finora l’unico film del 2025). Ricordiamo poi il presunto “trattamento deluxe” promesso al simulcast di Dandadan, di cui ancora gli utenti si chiedono il significato, con la serie finita da un pezzo. Infine sono stati abbandonati i progetti su Detective Conan, proprio quando TMS si era aperta molto alle acquisizioni internazionali e l’ultimo film pareva poter arrivare facilmente.

La primavera è iniziata da un po’ e probabilmente verrà saltata anch’essa; arriva solo Kuroko no Basket a sostituire Reborn e con 1 episodio a settimana (poco per un anime di vent’anni fa), per il resto nessuna serie ha sostituito le altre 3 già concluse o in conclusione, e non ci sono annunci per il futuro. Facendo un conto, c’è il triste dato secondo cui Yamato non annuncia alcun nuovo doppiaggio italiano da luglio 2024 (né propone nuovi panel). È aprile 2025, sono ben 9 mesi senza novità dub, e non era mai successo in questi anni: non ci aspettavamo una sequenza così grossa di ritardi e problematiche.

Come funziona il Pagellone

Il Pagellone di Notizianime è innanzitutto una visione puramente soggettiva dell’autore di questa pagina. Come ben chiarito dal Disclaimer in fondo alla pagina, nulla di ciò deve essere ritenuto oggettivo, ufficiale o ancor peggio offensivo nei confronti del lavoro altrui. Inoltre, pur soggettivamente, il Pagellone si riferisce SOLO all’operato sugli anime doppiati in italiano.

Chiarito ciò, la valutazione soggettiva del Pagellone si sofferma su ciò che definirò “stato di forma” di editori e distributori negli ultimi periodi. In pratica, si considera cosa essi hanno fatto o proposto in un tempo relativamente recente (tra alcuni mesi e al massimo 1-2 anni), per capire se potranno essere di beneficio al settore anime nell’immediato futuro.

Ad esempio, se un ente ha dato poco contributo al settore 10 anni fa, ma nell’ultimo anno si è ripreso e ha proposto molte serie, sarà valutato positivamente. Per questo il Pagellone non esprime voti numerici, bensì frecce che indicano come sta andando l’editore o distributore di recente: più in alto punta la freccia, migliore è lo stato di forma.

Considererò anche le diverse nature di editori e distributori. Un canale televisivo, per esempio, verrebbe valutato in modo eccellente se proponesse due serie in prima visione al giorno, perché è un numero alto per il mondo della TV; la stessa quantità su un sito di streaming sarebbe invece molto bassa. Terrò inoltre presente la quantità di sforzi fatti dall’ente rispetto alle sue possibilità: un editore di piccole dimensioni, o nuovo sul mercato, può ricevere una freccia alta più facilmente di un editore navigato, perché dimostra di stare investendo molto.

Le valutazioni del Pagellone vengono aggiornate quattro volte l’anno, cioè ogni 3 mesi: a fine marzo, a fine giugno, a fine settembre e a fine dicembre. In questo modo, l’opinione sullo stato di forma può stare al passo con gli ultimi eventi accaduti, ma senza dover rincorrere una novità uscita da troppo poco. L’obiettivo è infatti avere una visione d’insieme sull’ultimo periodo, invece di soffermarsi su una sola notizia. In cima alla pagina, prima delle valutazioni, è riportata la data dell’aggiornamento attuale.

Qualunque news giunga, il Pagellone si aggiornerà sempre nei momenti indicati. Le valutazioni in frecce potrebbero restare uguali da un aggiornamento all’altro se si ritiene che lo stato di forma sia simile; le descrizioni vengono solitamente aggiornate per riflettere lo scorrere del tempo. Gli enti sono elencati in ordine alfabetico poiché le valutazioni possono cambiare.

E questo è tutto! Per opinioni, segnalazioni e suggerimenti riguardo questa pagina, sarò felice se mi manderete un commento ai post oppure un messaggio privato sulla pagina Facebook di Notizianime! Buon divertimento!

Disclaimer

Tutte le informazioni raccolte in questa pagina sono solo opinioni personali, in quanto tali non sono in alcun modo oggettive, e anche nel parere soggettivo sono relative solo alla nicchia degli anime doppiati in italiano. Non si esprimono pareri sulla qualità dell’operato di editori e distributori in generale, e si mostra il massimo rispetto nei confronti del lavoro di ogni professionista nel settore dell’intrattenimento.

Pur in questa visione ristretta, le mie considerazioni non intendono attribuire alcun valore negativo ad alcun editore o distributore: anche chi non si interessi più al settore anime non sarebbe mai da offendere o da ritenere negativo, poiché avrebbe semplicemente realizzato una scelta di mercato legittima. Le parole sono espresse da semplice appassionato del settore degli anime con doppiaggio italiano, e per questo speranzoso nella loro proliferazione in Italia.

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